venerdì 15 febbraio 2013

Gestione dei farmaci a scuola è ancora un problema?

Può capitare a ognuno di noi di avere dei figli che  frequentano la scuola e che a causa di qualche patologia, in genere cronica, necessitino di assumere dei farmaci in orario scolastico.





Se è vero che gli insegnanti o la scuola in generale, da parte loro, non possono/vogliono assumersi la responsabilità di  somministrare i farmaci ai propri studenti per vari motivi, è anche vero però, che la malattia  non deve rappresentare un fattore di emarginazione per l' alunno.


Come comportarsi?


Il Ministero della Salute e dell'Istruzione nel 2005 ha emanato delle Raccomandazioni in merito alla somministrazione dei farmaci in orario scolastico.

Queste permettono di avere un orientamento comune tra i Dirigenti scolastici, i docenti, gli assistenti e i genitori degli alunni.



Cosa devono fare i genitori?


  1. I genitori devono presentare richiesta formale con il certificato medico, indicando lo stato di malattia dell'alunno.
  2. Nella prescrizione medica deve essere indicata:

  • i farmaci da assumere
  • come conservarli
  • la posologia 
  • Non devono essere richieste particolari cognizioni specialistiche di tipo sanitario.


Cosa devono fare i Dirigenti scolastici?


  1. Devono individuare un luogo idoneo per la conservazione dei farmaci e la loro somministrazione
  2. Possono autorizzare i genitori o i loro delegati ad entrare nella scuola durante l'orario scolastico per la somministrazione dei farmaci.
  3. Verificano la disponibilità su base volontaria del personale scolastico in servizio a garantire la continuità della somministrazione.



E se non ci sono le condizioni elencate?



  1. I Dirigenti scolastici possono stipulare  accordi e convenzioni
  2. Possono attivare collaborazioni con l'Assessorato della Salute e per i servizi sociali.
  3. Se ciò non fosse possibile devono darne comunicazione formale ai genitori e al Sindaco del Comune di residenza dell'alunno.
Queste sono le indicazioni generali per poter affrontare i casi di alunni che hanno la necessita di assumere farmaci durante l'orario scolastico, non mancano però delle incongruenze tra le raccomandazioni e la vita reale, la giurisprudenza si è già espressa in merito.

Approfondimenti


somministrazione di farmaci a scuola
articoli scuola
protocollo farmaci scuola toscana



Il prossimo post lo dedicherò alle responsabilità dei docenti sulla somministrazione dei farmaci a scuola.

 Mi piacerebbe conoscere i vostri commenti su questo tema. 

fabio Sanna 


  

martedì 5 febbraio 2013

Chi è l'infermiere forense?

Questo post è dedicato a chi ha voglia e piacere di intraprendere gli studi per il Master di infermieristica legale e forense, quindi delineare a grandi linee quali sarebbero le sue funzioni e i gli ambiti di appartenenza.

lunedì 4 febbraio 2013

Le nuove competenze degli infermieri


Prima di iniziare a scrivere questo mio primo post sulle nuove competenze degli infermieri vorrei ringraziare il mio ispiratore Riccardo Esposito di www.Mysocialweb.it, per me un grande comunicatore del web dove mi ha aiutato a creare questo blog e poter scrivere dei post leggibili, anche di argomenti complessi, spero che i miei post arrivino agli affezionati della materia.

In seguito all'età media della popolazione, l’aumentare delle malattie croniche degenerative associata alla profonda evoluzione tecnico scientifica era necessario ridefinire gli ambiti di cura e assistenza modificando il ruolo professionale.


Dalla Bozza emergono degli aspetti positivi così sintetizzati:


Spariscono le elencazioni, simili al vecchio mansionario della vecchia bozza   

  • Ø  Ampliamento delle competenze/responsabilità
  •             Percorsi formativi strutturati dalle regioni
  Investire nella professione infermieristica per una nuova autonomia e responsabilità professionale

Quali sono i criteri per determinare le competenze 


  • Ø  Criterio guida introdotto dalla legge 251/2000 attività diretta alla prevenzione alla cura e salvaguardia della salute individuale e collettiva
  • Ø  Criteri limiti  determinati dalla legge 42/99, costituito dal profilo professionale l’ordinamento universitario e formativo post base, e dai codici deontologici

La bozza demanda allo stato e regioni ognuno per proprie competenze la valorizzazione e responsabilizzazione delle funzioni e del ruolo della professione nel rispetto:

  • Ø  Delle competenze proprie della professione
  • Ø  E dei percorsi formativi delle università.

In seguito a recenti  dibattiti tra la professione infermieristica  e quella medica  nella ridefinizione dei campi di attività e  delle competenze/responsabilità nei percorsi diagnostici-terapeutici-assistenziali,  preso in considerazione la complessità quotidiana del buon funzionamento degli ospedali si pone in evidenza la necessità

Ø  Del lavoro interdisciplinare
Ø  Multi professionale all’interno dell’attività clinico assistenziale
Ø  Con l’obiettivo la salute dell’individuo e della collettività.


Le varie aree professionali
Ø  Infemiere di comunità-famiglia
Ø  Area  intensiva-emergenza urgenza
Ø  Area medica
Ø  Area chirurgica
Ø  Area neonatologica e pediatrica
Ø  Area salute mentale e dipendenze
Preso atto di questa bozza è ragionevole avere una visione integrata di varie componenti quali:
Ø  Contrattuale; valorizzare le capacità professionali del singolo attraverso un sistema di incentivazione sia economico che professionale
Ø  Formativa regionale; attivare dei sistemi di collaborazione università regione finalizzata al miglioramento delle competenze e riconoscimento dei crediti formativi universitari
Ø  Formativa curriculare universitaria; ridefinire i piani di studio dei percorsi universitari e post universitari, in collaborazione con ministeri,regioni al fine di rispondere alle necessità di sviluppo della professione.
Ø  Accreditamento professionale Viene istituito uno osservatorio per la certificazione delle competenze

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